Tantissimi studi scientifici hanno dimostrato l’importanza della prevenzione e della promozione della salute per ridurre l’incidenza delle malattie ma anche per favorire il mantenimento del benessere e della qualità della vita.
Esistono diverse forme di prevenzione:
● La prevenzione primaria che ha lo scopo di impedire che la malattia insorga quando ancora non si è manifestata, combattendo le cause e i fattori predisponenti (ad es. cambiando comportamenti e abitudini scorrette)
● La prevenzione secondaria che ha lo scopo di identificare la malattia nella fase in cui è ancora priva di sintomi (diagnosi precoce) mediante esami di screening.
● La prevenzione terziaria che ha lo scopo di limitare i danni procurati dalla malattia mediante la cura e la riabilitazione.
Quando fare prevenzione?
La prevenzione non ha età.
● In epoca neonatale e nei primi mesi di vita per identificare quelle patologie che causano deprivazione visiva come le opacità dei mezzi diottrici (ad es. la cataratta congenita), anomalie palpebrali (ptosi congenita), deviazioni oculari (strabismo).
● Intorno ai 3-5 anni di età e poi in età scolare per valutare il corretto sviluppo morfologico e funzionale degli occhi, diagnosticare tempestivamente eventuali vizi di refrazione (miopia, ipermetropia, astigmatismo) e alterazioni della motilità oculare che possono anche indurre ambliopia (occhio pigro), cioè una diminuzione dell’acuità visiva in genere monoculare che, se non curata tempestivamente con un trattamento riabilitativo, può risultare permanente.
Quando fare prevenzione?
La prevenzione non ha età.
● In epoca neonatale e nei primi mesi di vita per identificare quelle patologie che causano deprivazione visiva come le opacità dei mezzi diottrici (ad es. la cataratta congenita), anomalie palpebrali (ptosi congenita), deviazioni oculari (strabismo).
● Intorno ai 3-5 anni di età e poi in età scolare per valutare il corretto sviluppo morfologico e funzionale degli occhi, diagnosticare tempestivamente eventuali vizi di refrazione (miopia, ipermetropia, astigmatismo) e alterazioni della motilità oculare che possono anche indurre ambliopia (occhio pigro), cioè una diminuzione dell’acuità visiva in genere monoculare che, se non curata tempestivamente con un trattamento riabilitativo, può risultare permanente.
● Tra i 25 e i 40 anni di età, in assenza di patologie, è sufficiente una visita oculistica ogni 5 anni. In presenza di miopia può essere necessario intensificare i controlli per diagnosticare tempestivamente quelle degenerazioni retiniche periferiche asintomatiche che predispongono al distacco di retina. Nei miopi elevati particolare attenzione va rivolta anche a quelle alterazioni degenerative che possono condurre alla maculopatia miopica.
● Dopo i 40 anni di età nelle persone sane è sufficiente una visita oculistica ogni 2-3 anni, nel corso della quale l’oculista potrà rilevare l’insorgenza fisiologica della presbiopia (generalmente intorno ai 45) prescrivendo il primo occhiale per lettura.
● Tra i 25 e i 40 anni di età, in assenza di patologie, è sufficiente una visita oculistica ogni 5 anni. In presenza di miopia può essere necessario intensificare i controlli per diagnosticare tempestivamente quelle degenerazioni retiniche periferiche asintomatiche che predispongono al distacco di retina. Nei miopi elevati particolare attenzione va rivolta anche a quelle alterazioni degenerative che possono condurre alla maculopatia miopica.
● Dopo i 40 anni di età nelle persone sane è sufficiente una visita oculistica ogni 2-3 anni, nel corso della quale l’oculista potrà rilevare l’insorgenza fisiologica della presbiopia (generalmente intorno ai 45) prescrivendo il primo occhiale per lettura.
● Dopo i 50 anni di età è consigliabile eseguire ogni anno una visita oculistica completa con misurazione della pressione oculare ed esame della papilla ottica per diagnosticare precocemente il glaucoma, una malattia gravemente invalidante che può portare alla cecità e che rimane asintomatica fino a quando non procura gravi e permanenti danni alla visione. Particolare attenzione va rivolta ai pazienti affetti da ipertensione arteriosa, dislipidemie, diabete, che possono andare incontro a malattie retiniche. Inoltre l’oculista potrà identificare, se presenti, gli iniziali segni di degenerazione maculare legata all’età.
● Dopo i 65 anni di età i controlli saranno scadenzati in base al consiglio dell’oculista (comunque almeno una volta l’anno) e saranno rivolti ad identificare precocemente le eventuali patologie oculari che presentano la più alta incidenza in questa fascia di età come la cataratta, la degenerazione maculare legata all’età, il glaucoma, degenerazioni vitreali, sindrome dell’occhio secco e molto altro.
● Dopo i 50 anni di età è consigliabile eseguire ogni anno una visita oculistica completa con misurazione della pressione oculare ed esame della papilla ottica per diagnosticare precocemente il glaucoma, una malattia gravemente invalidante che può portare alla cecità e che rimane asintomatica fino a quando non procura gravi e permanenti danni alla visione. Particolare attenzione va rivolta ai pazienti affetti da ipertensione arteriosa, dislipidemie, diabete, che possono andare incontro a malattie retiniche. Inoltre l’oculista potrà identificare, se presenti, gli iniziali segni di degenerazione maculare legata all’età.
● Dopo i 65 anni di età i controlli saranno scadenzati in base al consiglio dell’oculista (comunque almeno una volta l’anno) e saranno rivolti ad identificare precocemente le eventuali patologie oculari che presentano la più alta incidenza in questa fascia di età come la cataratta, la degenerazione maculare legata all’età, il glaucoma, degenerazioni vitreali, sindrome dell’occhio secco e molto altro.