Cause, sintomi e terapia
Con il termine di glaucoma si indica un gruppo di malattie del nervo ottico caratterizzate da difetti specifici del campo visivo ed associate frequentemente ma non sempre ad un aumento della pressione oculare.
Cos’è la pressione oculare?
È la pressione che si genera all’interno dell’occhio, frutto dell’equilibrio tra la quantità di umore acqueo prodotta in maniera continua dal corpo ciliare e quella smaltita attraverso il trabecolato a livello dell’angolo irido-corneale.
In condizioni normali i valori della pressione oculare oscillano tra 10 e 21-22 mmHg.
Quali sono i fattori di rischio del glaucoma?
Sono stati identificati diversi fattori di rischio tra cui posssiamo segnalare:
● pressione oculare elevata
● età superiore a 40 anni
● familiarità (rischio più elevato se in famiglia vi è già una storia di glaucoma)
● miopia elevata
● diabete – ipertensione arteriosa
● terapia cronica con cortisonici
● pseudoexfoliatio lentis
● angolo irido-corneale stretto
● sindrome da dispersione di pigmento irideo.
Quali sono i sintomi del glaucoma?
Nei casi più frequenti (glaucoma cronico ad angolo aperto) la malattia è asintomatica per molto tempo. Il paziente non si rende conto del progressivo peggioramento del campo visivo fino a quando il danno al nervo ottico non è cosi avanzato da compromettere anche la visione centrale con effetti invalidanti purtroppo irreversibili.
In assenza di terapia il glaucoma può condurre alla cecità totale.
Da ciò s’intuisce l’importanza della diagnosi precoce e la necessità che tutti i pazienti dopo i 40 anni di età si sottopongano a visita oculistica accurata anche in assenza di sintomi.
Quali sono i segni del glaucoma?
I segni della malattia possono essere molteplici ma 3 sono comuni a quasi tutte le forme di glaucoma:
● pressione oculare elevata (assente nel glaucoma “a bassa pressione”).
● difetti del campo visivo che inizialmente coinvolgono la visione periferica e quindi progressivamente quella centrale.
● alterazioni della papilla ottica (pallore e/o aumento dell’escavazione)
La papilla ottica rappresenta l’emergenza del nervo ottico all’interno del bulbo oculare e raccoglie tutte le fibre nervose che originano dai fotorecettori della retina.
Quali sono gli esami utili per una diagnosi precoce di glaucoma?
● Misurazione della pressione oculare
● Esame del fondo oculare con valutazione della papilla ottica
● Esame dell’angolo irido-corneale (gonioscopia): necessario per discriminare alcune forme di glaucoma.
● Pachimetria corneale: consiste nella misurazione dello spessore corneale. Riveste particolare importanza nello screening del glaucoma in quanto è stato dimostrato che nei pazienti con cornea sottile la misura della pressione oculare risulta minore di quella reale; quindi in assenza di questo esame si rischia di ignorare o sottostimare il principale fattore di rischio della malattia.
● Esame del campo visivo computerizzato: rappresenta l’unico esame funzionale nella diagnosi di glaucoma e risulta ancora oggi fondamentale nel follow up della malattia.
● OCT della papilla ottica, dello strato delle fibre nervose peripapillari e dello strato delle cellule ganglionari maculari: consente di valutare i danni anatomici a carico del nervo ottico. Molto utile nelle fasi precoci della malattia in quanto i danni anatomici precedono quelli funzionali.
Come si cura il glaucoma?
L’unica terapia attualmente disponibile per il glaucoma consiste nella riduzione della pressione intraoculare che generalmente si ottiene tramite l’utilizzo di colliri ipotonizzanti o trattamenti laser.
La chirurgia si rende indicata solo nel caso in cui le terapie suddette risultino inefficaci nel frenare adeguatamente l’evoluzione della malattia.
Papilla ottica glaucomatosa
OCT dello strato delle fibre nervose peripapillari
Campo visivo computerizzato
Cause, sintomi e terapia
Con il termine di glaucoma si indica un gruppo di malattie del nervo ottico caratterizzate da difetti specifici del campo visivo ed associate frequentemente ma non sempre ad un aumento della pressione oculare.
Cos’è la pressione oculare?
È la pressione che si genera all’interno dell’occhio, frutto dell’equilibrio tra la quantità di umore acqueo prodotta in maniera continua dal corpo ciliare e quella smaltita attraverso il trabecolato a livello dell’angolo irido-corneale.
In condizioni normali i valori della pressione oculare oscillano tra 10 e 21-22 mmHg.
Quali sono i fattori di rischio del glaucoma?
Sono stati identificati diversi fattori di rischio tra cui posssiamo segnalare:
● pressione oculare elevata
● età superiore a 40 anni
● familiarità (rischio più elevato se in famiglia vi è già una storia di glaucoma)
● miopia elevata
● diabete – ipertensione arteriosa
● terapia cronica con cortisonici
● pseudoexfoliatio lentis
● angolo irido-corneale stretto
● sindrome da dispersione di pigmento irideo.
Quali sono i sintomi del glaucoma?
Nei casi più frequenti (glaucoma cronico ad angolo aperto) la malattia è asintomatica per molto tempo. Il paziente non si rende conto del progressivo peggioramento del campo visivo fino a quando il danno al nervo ottico non è cosi avanzato da compromettere anche la visione centrale con effetti invalidanti purtroppo irreversibili.
In assenza di terapia il glaucoma può condurre alla cecità totale.
Da ciò s’intuisce l’importanza della diagnosi precoce e la necessità che tutti i pazienti dopo i 40 anni di età si sottopongano a visita oculistica accurata anche in assenza di sintomi.
Quali sono i segni del glaucoma?
I segni della malattia possono essere molteplici ma 3 sono comuni a quasi tutte le forme di glaucoma:
● pressione oculare elevata (assente nel glaucoma “a bassa pressione”).
● difetti del campo visivo che inizialmente coinvolgono la visione periferica e quindi progressivamente quella centrale.
● alterazioni della papilla ottica (pallore e/o aumento dell’escavazione)
La papilla ottica rappresenta l’emergenza del nervo ottico all’interno del bulbo oculare e raccoglie tutte le fibre nervose che originano dai fotorecettori della retina.
Papilla ottica glaucomatosa
Quali sono gli esami utili per una diagnosi precoce di glaucoma?
● Misurazione della pressione oculare
● Esame del fondo oculare con valutazione della papilla ottica
● Esame dell’angolo irido-corneale (gonioscopia): necessario per discriminare alcune forme di glaucoma.
● Pachimetria corneale: consiste nella misurazione dello spessore corneale. Riveste particolare importanza nello screening del glaucoma in quanto è stato dimostrato che nei pazienti con cornea sottile la misura della pressione oculare risulta minore di quella reale; quindi in assenza di questo esame si rischia di ignorare o sottostimare il principale fattore di rischio della malattia.
● Esame del campo visivo computerizzato: rappresenta l’unico esame funzionale nella diagnosi di glaucoma e risulta ancora oggi fondamentale nel follow up della malattia.
● OCT della papilla ottica, dello strato delle fibre nervose peripapillari e dello strato delle cellule ganglionari maculari: consente di valutare i danni anatomici a carico del nervo ottico. Molto utile nelle fasi precoci della malattia in quanto i danni anatomici precedono quelli funzionali.
Campo visivo computerizzato
OCT dello strato delle fibre nervose peripapillari
Come si cura il glaucoma?
L’unica terapia attualmente disponibile per il glaucoma consiste nella riduzione della pressione intraoculare che generalmente si ottiene tramite l’utilizzo di colliri ipotonizzanti o trattamenti laser.
La chirurgia si rende indicata solo nel caso in cui le terapie suddette risultino inefficaci nel frenare adeguatamente l’evoluzione della malattia.